A ottobre desideriamo un Feminist Blog Camp!


da femminismo a Sud

Esistiamo dal 2006 e da allora tante cose sono cambiate (in peggio). L’unica cosa che sembra cambiata in meglio è l’aumento progressivo della presenza delle donne in rete. Tanti blog di resistenza. Di lotta. Noi lo abbiamo fortemente auspicato. Lo abbiamo sollecitato andando in giro a fare workshop sull’abc della femminista teknologica, perchè una donna che possiede gli strumenti per autorappresentarsi è una donna senza dubbio in grado di operare un cambiamento, per sè e per quelle che cercano punti di riferimento che regalino strumenti per acquisire sempre più consapevolezza sui disagi che viviamo e forza per arrivare ad una rivendicazione collettiva che parta dal basso, dato che dall’alto difficilmente qualcun@ si ricorderà mai di noi.

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Nel corso di questi anni di monitoraggio, osservazione, lotta, quello che ci è sembrato sempre più evidente è un dato che accomuna un po’ tutti i media, web incluso. C’è chi insiste in un inganno perenne. C’è chi intimidisce tutte le donne che hanno voglia di esprimere un disagio. C’è chi si diverte a dire che i nostri disagi sono qualcosa di “isolato”, qualcuno le chiama reazioni “isteriche”, altri le definiscono “estremismi”, ci sono quelli che dissimulano, che mentono, che dopo averci chiamate nei modi più insultanti poi rispondono alle nostre critiche dicendo che si trattava di “intelligenti provocazioni”.

Non fanno altro che dirci che siamo poco comprensive nei confronti di uomini disperati ai quali scappa di ammazzare le donne, che siamo poco disponibili nei confronti di chi ci mostra inclinate, con le natiche in evidenza, per vendere qualunque prodotto. Non fanno altro che dirci che siamo poco moderne, dove la modernità esprime la reiterazione di quanto di più vecchio esista al mondo: il dominio del sesso maschile su quello femminile.

Noi tutte, e parlo delle donne presenti in rete, non ci siamo fatte intimidire, ciascuna a suo modo ha continuato a lottare, incessantemente, e ha coltivato un terreno di consapevolezza che produce mille germogli al giorno. Queste donne e gli uomini che desiderano lottare nel rifiuto di quel vecchio e terribile modello maschile, caratterizzato dal possesso come elemento di potere, sono già in rete, lo sono da tempo. Insieme facciamo tante battaglie, portiamo avanti mille campagne, le rendiamo note a più persone, le facciamo girare, e non sono stati in grado di zittirci i potenti delle lobby maschiliste che ci hanno insultato, perseguitato, clonato, censurato, hanno fatto chiudere pagine e spazi in cui si parlava di noi.

E’ venuto il momento di incontrarci. Tutte e tutti. Di coltivare insieme passioni e progetti. Di condividere esperienze e saperi. Di dare ad altre e altri gli strumenti per poter continuare a fare rete, a sedimentare conoscenza. Di fare relazione e fare festa. Si. Anche festa, perchè la nostra è una forza che si è costruita da sola, con il sostegno di tutte le persone che ci vogliono bene e che lottano con noi, ed è una forza che merita di essere festeggiata.

Chi tra noi stava a Firenze all’hackmeeting ha ragionato a proposito di una iniziativa di blog femministi da farsi a fine ottobre.
La immaginiamo come una tre giorni con momenti di condivisione e scambio, workshop tecnici, di autodifesa legale, di condivisione di pratiche, per contaminare altre soggettività che vogliono usare questo media in modo consapevole. Immaginiamo anche di farlo diventare un momento di confronto per fare ancora più rete e per realizzare una forte sorellanza almeno su alcuni punti fermi che siano condivisibili per tutt* noi.

Ne abbiamo parlato anche in un’altra occasione con altri soggetti con i quali facciamo frequentemente rete su altri canali e abbiamo colto la stessa esigenza.

L’iniziativa si farà in un posto dove si potrà anche dormire, da partecipare a tutto tondo, preferibilmente autogestito o comunque per il quale non ci serve una sponsorizzazione, patrocini di enti istituzionali ai quali non vogliamo dover niente, dunque uno spazio autonomo e soprattutto gratuito. Dove sia rispettata la precarietà di tutt* e dove non esistano i gettoni di presenza per nessuno perchè non siamo dive ma siamo militanti che vogliono fare qualcosa di buono per se stesse e le altre e gli altri.

Si è parlato di alcune città e chi ci vive sta verificando l’effettiva possibilità di realizzazione della cosa.
Per parlarne serviva avere un luogo di discussione. Perciò abbiamo attivato una mailing list di blog femministi (iscrivetevi). E’ aperta solo a chi gestisce i blog femministi o spazi e blog di disertori che già partecipano alla rielaborazione delle questioni di genere. Ovvio che i blog fake non saranno inclusi nell’elenco.

Dell’iniziativa autogestita, autofinanziata, di money sharing, di spazi, cose da fare, workshop possibili, video da proiettare, momenti di discussione, dibattiti, e tutto il resto discuteremo in lista. Presto cominceremo a diffondere tutti i dettagli. Nel frattempo dateci la vostra disponibilità, diteci qual è il vostro interesse. Fate proposte e raccontateci come possiamo rendere più bello questo evento.

—>>>Blog femministi Mailing list

—>>>Femminismi

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